Timpano perforato? E’ possibile curarlo con
la procedura chirurgica di miringoplastica.
L’udito può migliorare e si possono prevenire le infezioni se affetti da timpano perforato.
La perforazione del timpano
La
membrana del timpano è importante perché ha sia la funzione di
trasmettere i suoni alle altre parti dell’orecchio (ossicini, coclea) ed inoltre di proteggere lo stesso da germi, acqua o sostanze dannose che possono provenire dall’esterno.
La
perforazione del timpano può avvenire a causa di un’
infezione con la rottura della membrana timpanica o di un
trauma diretto (corpo estraneo inserito nel condotto uditivo esterno) o indiretto (barotrauma da schiaffo o altro) all’orecchio.
Se la perforazione, che può essere di diverse dimensioni, persiste per diverse settimane con presenza o rischio conseguente di infezione, si viene a configurare un quadro di
otite media cronica semplice.
La presenza di perforazione timpanica a lungo termine, o otite media cronica semplice, ha un
impatto invalidante sulla vita quotidiana sia per il peggioramento uditivo sia per l’impossibilità a bagnare l’orecchio sia per il rischio di infezioni ricorrenti.
Tale condizione è risolvibile con una procedura chirurgica denominata
miringoplastica.
L’intervento di miringoplastica è eseguito in regime di day hospital, in anestesia generale o anestesia locale.
Attualmente si può eseguire sotto visione del microscopio o dell’endoscopio.
Il timpano di solito è ricostruito con un materiale prelevato dal paziente stesso, che risulta essere la maggior parte delle volte la fascia del muscolo temporale,e/o la cartilagine (della conca o del trago), e/o il pericondrio della cartilagine, e/o il grasso (di solito nelle perforazioni più piccole).
L’utilizzo di una via di accesso all’intervento di miringoplastica può essere endoauricolare (attraverso il canale uditivo esterno) o retro-auricolare e dipende da fattori anatomici, quali dimensioni della perforazione e del condotto uditivo esterno ed esperienza del chirurgo.
Il materiale prelevato viene inserito a ricoprire il difetto in modo da permettere una riepitelizzazione del neotimpano ricostruito e richiede per questo motivo un tempo di circa 3-4 settimane prima del controllo per definirne il risultato. A fine intervento l’orecchio viene riempito di spugnette riassorbibili che verranno rimosse completamente ad almeno 1 mese dall’intervento.
Il post-operatorio ed i consigli utili dopo la miringoplastica
L’intervento in sé dura tra i
40 e 60 minuti, ed il paziente può essere dimesso il giorno dopo o in alcune condizioni, il pomeriggio stesso dell’intervento.
Il ritorno a casa deve avvenire in autonomia, ma è preferibile farsi accompagnare da qualcuno, come è utile non restare soli nelle 24 ore successive il day hospital.
L’
orecchio sarà coperto per alcune settimane ed a seconda delle attività (incluso il lavoro) che si è soliti fare, è bene attendere che passi il fastidio che ne deriva dalla riparazione chirurgica e dalla presenza delle spugnette riassorbibili.
Normalmente il
dolore è lieve e possono essere prescritti al paziente degli antidolorifici come paracetamolo, antinfiammatori non steroidei.
Dopo 4 settimane il paziente deve effettuare una visita di controllo presso l’ambulatorio del chirurgo per verificare le condizioni dell’innesto inserito.
Tra i
consigli utili è bene che il paziente :
- apponga una cuffia, un batuffolo di cotone o tappi impermeabili all’interno dell’orecchio se ci si deve lavare sotto la doccia (per non far entrare acqua) , meglio se ricoperto di vaselina
- non compia movimenti bruschi con la testa
- non nuotare
- non fare sport o attività faticose
- non soffiarsi il naso troppo forte
- non stare a contatto con persone infette per non contrarre infezioni delle alte vie respiratorie
La
miringoplastica ha i suoi benefici, quali:
- prevenire infezioni ricorrenti all’orecchio
- recuperare l’udito quando non c’è il coinvolgimento degli ossicini dell’orecchio o danni di natura neurosensoriale (orecchio interno)
- migliorare la qualità di vita dei pazienti permettendo la possibilità di bagno
Quando contattare il medico dopo la riparazione chirurgica di perforazione del timpano
Di solito si raccomanda riposo fisico di almeno una settimana e il ritorno all’attività di lavoro può essere anche precoce se non si svolge con notevole impegno fisico o in ambienti aperti.
Il medico avrà premura di spiegare al paziente quali sono le premure da avere nel post-operatorio e di essere contattati nel caso in cui si avvertano alcuni sintomi quali:
- nausea o vomito
- febbre
- perdita dei punti di sutura
- arrossamento, gonfiore o secrezioni nella zona operata
- emorragia
- mal di testa persistente
- perdita dell’udito (o alterazioni dell’udito in generale)
- acufeni o vertigini
- dolore dentro o fuori l’orecchio
- poca mobilità dei muscoli facciali (paralisi)
- alterazioni del gusto
Nel caso in cui alcuni di questi sintomi dovessero presentarsi è bene consultare il chirurgo e fissare una visita di controllo in tempi brevi.